Ognuno di noi ha una storia pregressa, ed รจ un individuo specifico, che ha ricevuto unโeducazione precisa, cresciuto in un luogo con una certa famiglia, che gli ha fornito una crescita improntata a certi valori, vissuto determinate esperienze e vive una quotidianitร specifica. Questa grande variabilitร fa sรฌ che in merito ad ogni cosa, anche la piรน sempre, si possano generare numerose interpretazioni e spesso queste differenti visioni possono essere motivo di scontro nella comunicazione.
serie di immagini gestalt
Per la realtร , accade una cosa analoga: lo stesso evento, come la stessa immagine, possono essere letti in modi diversi, e talvolta data una lettura – riconosciuta una sagoma – รจ difficile darne unโaltra.
Realtร di primโordine e secondโordine
DEFINIZIONE:
La realtร di primo ordine si riferisce alle cose (quanto alle loro proprietร fisiche): รจ la cosiddetta realtร โoggettivaโ.
La realtร di secondo ordine si riferisce invece ai significati diversi che soggettivamente ognuno attribuisce alle cose (realtร soggettiva).
La differenza sostanziale tra i due livelli รจ che la nostra percezione della realtร differisce dalle interpretazioni che diamo di essa.
CHE FORMA HA QUESTO PROCESSO?
– REALTAโ: accade un evento
– SISTEMA PERCETTIVO/REATTIVO [filtra e dร forma alla percezione]: lโevento viene filtrato dal nostro SPR
– INTERPRETAZIONE
Il nostro sistema percettivo reattivo funziona come un filtro che seleziona i significati da dare alle cose, come una cornice che inquadra un fenomeno interpretandolo in un senso o nellโaltro, secondo i propri criteri (emotivi, motivazionali, logici, valoriali e secondo gli stati della mente).
Il sistema percettivo-reattivo individuale รจ frutto dellโinterazione con lโambiente e non dipende da fattori genetici.
Mentre lโesperienza di per sรฉ non รจ nรฉ positiva nรฉ negativa, nรฉ bella nรฉ brutta, nรฉ piacevole nรฉ spiacevole, il modo con cui noi la interpretiamo le dร un significato ben preciso, un significato che รจ depositato nella realtร di secondo ordine.
โNon sono le cose in sรฉ a preoccuparci, lโopinione che noi abbiamo di esseโ. (Epitetto, filosofo tra il I e II secolo d.c.)
– MODIFICA IMMAGINE DEL MONDO:
La realtร di secondo ordine a sua volta determina e corregge continuamente la nostra immagine del mondo da cui dipende questa stessa realtร
(Il sistema percettivo – reattivo: ha due componenti, quella percettiva e quella reattiva. La percezione dipende da una certa esperienza che viviamo, la quale esperienza attiva nel nostro cervello dei percorsi nervosi che dipendono dalle nostre conoscenze e da esperienze precedenti simili a quella in corso. In base al modo con cui lโesperienza condiziona il nostro modo di percepire la stessa noi automaticamente la interpretiamo, dandole un significato, e da realtร oggettiva o di primo ordine, anche in base alla nostra immagine del mondo la trasformiamo in realtร soggettiva, di secondo ordine. Mentre lโesperienza di per sรฉ non รจ nรฉ positiva nรฉ negativa, nรฉ bella nรฉ brutta, nรฉ piacevole nรฉ spiacevole, il modo con cui noi la interpretiamo le dร un significato ben preciso, un significato che รจ depositato nella realtร di secondo ordine. La realtร di secondo ordine a sua volta determina e corregge continuamente la nostra immagine del mondo da cui dipende questa stessa realtร , perchรฉ le esperienze che viviamo soggettivamente condizionano automaticamente il nostro modo di viverle quando si dovessero ripresentare, anche in virtรน delle nostre aspettative consapevoli che evidentemente partono da esperienze pregresse.)
ESEMPIO:
Poniamo
il caso che tu sia amante di un certo tipo di biscotti, che ne vai
letteralmente pazzo, e che ogni sera ne mangi alcuni dopo cena, leggendo un
libro sulla tua poltrona preferita. Ogni lunedรฌ vai al supermercato e ne compri
una confezione, che poi travasi in un contenitore di vetro: รจ la tua scorta
fino a domenica sera.
Un martedรฌ, perรฒ, ritorni a casa aspettandoti di trovare il vaso ancora
piuttosto pieno e scopri che tuo figlio ne ha fatto fuori la metร con alcuni
amici che sono venuti a studiare con lui nel pomeriggio.
La realtร di primo ordine รจ quella oggettiva: il vasetto di biscotti non รจ piรน colmo.
La realtร di secondโordine รจ quella soggettiva:
- Ci resti male, pensando che tuo figlio non ha considerato che quelli sono i tuoi biscotti preferiti, tendi a vedere il vuoto, focalizzi la tua attenzione sulla mancanza della metร dei biscotti ed entri in una serie di pensieri bui, sentendoti quasi tradito.
- Ti rendi conto che tuo figlio si รจ ricordato di lasciartene un po’ e te lo vedi, mentalmente, mentre chiede agli amici di non mangiarli tutti. Sorridi. In questo caso focalizzi l’attenzione su ciรฒ che รจ rimasto, non sulla mancanza: vedi il pieno, non il vuoto e i tuoi pensieri sono di tutt’altro respiro rispetto al punto 1.
Sia nella prima che nella seconda reazione emotiva, il numero dei biscotti (realtร di primo ordine) rimane identico, ma le letture possibili sono duplici.
Seppure sia un banalissimo esempio, puรฒ essere utile per capire che questa dicotomia tra realtร potenzialmente differenti avviene solamente nell’ambito del secondo ordine.
MORALE:
La percezione che abbiamo di un qualsiasi oggetto, anche il piรน semplice, puรฒ essere la stessa rispetto alle persone che ci circondano, ma quando si tratta di comunicare, raramente dibattiamo intorno alla realtร oggettiva, ma intorno al significato che le abbiamo attribuito, allโinterpretazione che ne abbiamo dato.