Probabilmente usi già un elenco di “cose da fare” ed è probabile che tu abbia almeno sentito parlare del suo cugino stretto, l’elenco delle “cose fatte“. Ma i due approcci per gestire il tuo tempo e le tue attività non sono assolutamente uguali e la ricerca si sta pronunciando costantemente a favore del secondo tipo di elenco. Ecco perché dovresti considerare di guardare con più interesse alle “cose fatte” anziché alla lista delle “cose da fare” (la “to-do list”), che uccide la tua motivazione
Maggior equilibrio
Studi hanno dimostrato che concentrarsi sui risultati positivi ottenuti in passato, anche in un passato recente, può aumentare la nostra creatività, produttività e persino la felicità. E anche se probabilmente non dovremmo sostituire la celebrazione delle nostre vittorie (quanti celebrano i loro successi, veramente?) con il riflettere sulle nostre intenzioni per il futuro, la maggior parte di noi potrebbe probabilmente mettere le due cose in migliore equilibrio. È qui che entra in gioco un elenco di “cose fatte”.
Quanta soddisfazione ti concedi?
Dai un’occhiata alla tua lista di cose da fare. Quanto spazio occupano le attività che ti danno soddisfazione, o che sono in armonia con i tuoi desideri per la vita? Questo è solo un esercizio veloce, ma è utile per rivelare che molte delle azioni sulle nostre liste di cose da fare – quelle che regolano la nostra vita quotidiana – non corrispondono effettivamente ai nostri valori principali, né ci danno gioia. E questo non fa che esacerbare la sensazione di essere sopraffatti dal lavoro e dagli impegni.
Mentre gli elenchi di cose da fare tengono traccia dei deficit, delle mancanze – cose che devono accadere entro un certo periodo di tempo – gli elenchi di cose fatte fanno il conto di tutti i traguardi che raggiungiamo, per quanto piccoli, per soddisfare le aree centrali della nostra vita.
Combattere la sopraffazione
Sopraffazione o overwhelming: si tratta della sensazione di avere troppo da fare che molti di noi provano, che nel tempo erode la nostra felicità, la produttività e la salute.
L’impatto può essere particolarmente pronunciato sui genitori e sulle donne che lavorano. Uno studio recente ha rilevato che sebbene le donne moderne abbiano ora più opzioni e scelte in quasi ogni area della loro vita rispetto a qualsiasi altro periodo della storia, hanno anche un minore senso di benessere e soddisfazione di vita. Nello studio, ciò era vero indipendentemente dall’età delle donne, dallo stato civile e dal fatto che avessero o meno figli.
I social media probabilmente peggiorano “la sopraffazione”. La ricerca mostra che più tempo passiamo a navigare su Facebook, più aumenta la nostra insoddisfazione personale.
La soluzione
Semplice quanto controintuitivo: scrivi una lista di ciò che hai fatto! Una mia cliente lo descrive così:
“È gratificante e stimolante concentrarsi su ciò che ho fatto, piuttosto che su ciò che non ho fatto, il che può essere sia stressante che demoralizzante. Appuntarmi una stella d’oro per quello che ho realizzato mi permette di liberare spazio mentale per rilassarmi e godermi la serata con i miei figli, motivandomi a rifare tutto il giorno successivo”.
Perché le piccole soddisfazioni sono importanti.
Gli elenchi di cose fatte non devono riguardare l’ottenimento di grandi risultati. Non pensare di tracciare una riga blu sull’obiettivo della Vita. Anzi, questa lista deve aiutarti a celebrare i risultati più piccoli, quelli che trascuri. I ricercatori hanno scoperto che l’esperienza di fare progressi è enormemente potente quando si tratta della nostra motivazione, visione emotiva e percezione delle sfide:
“Quando pensiamo al progresso”, scrivono Teresa Amabile e Steven J. Kramer, due autori che hanno studiato l’argomento, nella Harvard Business Review, “spesso immaginiamo quanto sia bello raggiungere un obiettivo a lungo termine o “sfondare” nella vita. Queste grandi vittorie sono potenti, ma sono relativamente rare. La buona notizia è che le piccole vittorie possono migliorare enormemente la vita lavorativa interiore”.
Qual è la base di questa differenza? Gli elenchi di obiettivi completati aiutano a ricordare che i grandi obiettivi possono essere ingannevoli. I più delle volte, sono semplicemente l’aggregazione o la conclusione di una serie di compiti più piccoli e infinitamente più gestibili. Ma se non prendi l’abitudine di riflettere deliberatamente su quelli che hai realizzato, è estremamente difficile vederlo.
Dimmi qual è l’ultima volta che una lista di “cose da fare” spuntata a metà a fine giornata ti ha dato il buon umore. Ed ora immagina lo stesso numero di spunte in una lista di cose fatte.
Cambia il punto di vista e cambieranno i tuo i risultati.
Leggi il mio ultimo articolo qui: https://www.simonemarietta.it/2020/12/01/la-vera-valuta-della-tua-vita-i-soldi-o-il-tempo/
Simone Marietta Durelli