Cosa accomuna quel nuovo progetto che ti tiene sveglio di notte ed un grizzly che sta per attaccarti? Il fatto che per il cervello sono la stessa cosa e a lungo andare, ti possono danneggiare irrimediabilmente.
Esatto, lo stato “combatti o fuggi” lo conosciamo tutti: è lo stato di allarme in cui entra il nostro corpo ogni volta che viene percepita una minaccia, vera o presunta che sia, ed è regolato da una parte del nostro sistema nervoso che è al di fuori del nostro controllo cosciente, il Sistema Nervoso Simpatico (SNS). In altre parole, è una risposta automatica che funziona più velocemente della parte pensante del cervello e rende il corpo pronto per l’azione, mettendo il turbo alla produzione di ormoni dello stress, come adrenalina ed cortisolo. Il suo compito è attivare ghiandole e organi per aiutarci a entrare in azione o difendere il corpo dagli attacchi esterni, e ciò che sorprende è che non solo le minacce reali (il grizzly) sono in grado di innescare questa reazione, ma anche quelle percepite come tali (date di scadenza pressanti) o il sovraccarico di lavoro. Ma siamo sicuri che gli effetti che causano nel nostro organismo siano gli stessi?
Pensala in questo modo: quando nel tuo flusso sanguigno si riversa un’esplosione di sostanze chimiche da “combattimento o fuga” e poi combatti o scappi realmente, le sostanze chimiche hanno fatto il loro lavoro e il tuo corpo le consuma per rispondere alla situazione di pericolo imminente. Ma quando si è invasi di sostanze chimiche eccitanti a causa di minacce non reali o dello stress da lavoro e non si ha l’opportunità di consumarle, allora si apre la porta ad agitazione, panico, cattivo umore, all’incapacità di assorbire i nutrienti dal cibo, al sovrappeso, ad una scarsa regolazione della glicemia, ad ansia e depressione, a problemi di apprendimento, esaurimento cronico, insonnia, dolori e, in ultima analisi, malattie serie come il diabete.
E mentre all’inizio l’effetto dell’adrenalina delle sfide lavorative è bello ed eccitante, spesso è seguito da stanchezza o addirittura dalla depressione. Nel tempo, un’eccessiva attività del Sistema Nervoso Simpatico danneggia inevitabilmente il nostro corpo e la nostra mente.
Che ne dici di “Riposa e digerisci”, suona strano?
L’opposto biologico a questa risposta adrenalinica è il Sistema Nervoso Parasimpatico (SNP). Questo è il sistema “riposa e digerisci”. Quando l’attività parasimpatica è attivata, si verificano guarigione e rigenerazione. Il corpo svolge attività come digerire, disintossicare, eliminare le scorie e rafforzare le difese immunitarie. Cosa attiva questa attività? Riposo, rilassamento, contentezza e il tipo di pensiero e di sentimenti che portano equilibrio e senso di benessere nella vita. Biochimicamente, l’adrenalina e il cortisolo devono essere abbassati affinché l’attività parasimpatica sia aumentata. Ma siamo progettati per sopravvivere, la Natura non può darti uno scatto di relax come fa con uno sprint salvavita, l‘adrenalina ha sempre la meglio sulla chimica della serenità perché siamo programmati per produrla più velocemente di quanto possiamo pensare, per sopravvivere. Quindi, per entrare in modalità guarigione, non c’è altra scelta che scegliere di rilassarsi. Per alcune persone funziona la meditazione o la mindfulness. Per chi non riesce a stare fermo, è possibile ricercare la contemplazione dinamica, come camminare nella natura o nuotare in modo meditativo.
Per una persona che tende a non staccare mai il cervello dal lavoro, ad esempio, è difficile trascorrere abbastanza tempo in uno stato tranquillo e parasimpatico perché non appena senti che ti stai rilassando, cominci a pensare che non stai rincorrendo il tuo obiettivo, che stai mancando nei confronti del lavoro e cominci a produrre sostanze chimiche dello stress.
Cosa significa a lungo termine? Nel tempo, un’eccessiva dominanza simpatica può portare a tutti quei danni citati pocanzi che sono i logici risultati di attivare continuamente le ghiandole per l’emergenza, sia che si tratti di una minaccia reale o immaginata, sia che si tratti di stress da lavoro.
Come correre al riparo dopo anni di troppa attività del SNS? Si deve esercitare il muscolo decisionale. Si devono rompere i vecchi schemi malsani e creare nuovi schemi sani: una delle cose più potenti che puoi fare per la tua salute, il tuo benessere e il tuo equilibrio vita/lavoro è imparare a trascorrere più tempo in modalità parasimpatica. Star bene e ritrovare il proprio equilibrio è una scelta. Simone Marietta
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