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L’adrenalina del troppo lavoro ha sempre la meglio sulla chimica della serenità. E i danni?

simone marietta

Cosa accomuna quel nuovo progetto che ti tiene sveglio di notte ed un grizzly che sta per attaccarti? Il fatto che per il cervello sono la stessa cosa e a lungo andare, ti possono danneggiare irrimediabilmente.

Esatto, lo stato “combatti o fuggi” lo conosciamo tutti: è lo stato di allarme in cui entra il nostro corpo ogni volta che viene percepita una minaccia, vera o presunta che sia, ed è regolato da una parte del nostro sistema nervoso che è al di fuori del nostro controllo cosciente, il Sistema Nervoso Simpatico (SNS). In altre parole, è una risposta automatica che funziona più velocemente della parte pensante del cervello e rende il corpo pronto per l’azione, mettendo il turbo alla produzione di ormoni dello stress, come adrenalina ed cortisolo. Il suo compito è attivare ghiandole e organi per aiutarci a entrare in azione o difendere il corpo dagli attacchi esterni, e ciò che sorprende è che non solo le minacce reali (il grizzly) sono in grado di innescare questa reazione, ma anche quelle percepite come tali (date di scadenza pressanti) o il sovraccarico di lavoro. Ma siamo sicuri che gli effetti che causano nel nostro organismo siano gli stessi?

Pensala in questo modo: quando nel tuo flusso sanguigno si riversa un’esplosione di sostanze chimiche da “combattimento o fuga” e poi combatti o scappi realmente, le sostanze chimiche hanno fatto il loro lavoro e il tuo corpo le consuma per rispondere alla situazione di pericolo imminente. Ma quando si è invasi di sostanze chimiche eccitanti a causa di minacce non reali o dello stress da lavoro e non si ha l’opportunità di consumarle, allora si apre la porta ad agitazione, panico, cattivo umore, all’incapacità di assorbire i nutrienti dal cibo, al sovrappeso, ad una scarsa regolazione della glicemia, ad ansia e depressione, a problemi di apprendimento, esaurimento cronico, insonnia, dolori e, in ultima analisi, malattie serie come il diabete.

E mentre all’inizio l’effetto dell’adrenalina delle sfide lavorative è bello ed eccitante, spesso è seguito da stanchezza o addirittura dalla depressione. Nel tempo, un’eccessiva attività del Sistema Nervoso Simpatico danneggia inevitabilmente il nostro corpo e la nostra mente.

Che ne dici di “Riposa e digerisci”, suona strano?

L’opposto biologico a questa risposta adrenalinica è il Sistema Nervoso Parasimpatico (SNP). Questo è il sistema “riposa e digerisci”. Quando l’attività parasimpatica è attivata, si verificano guarigione e rigenerazione. Il corpo svolge attività come digerire, disintossicare, eliminare le scorie e rafforzare le difese immunitarie. Cosa attiva questa attività? Riposo, rilassamento, contentezza e il tipo di pensiero e di sentimenti che portano equilibrio e senso di benessere nella vita. Biochimicamente, l’adrenalina e il cortisolo devono essere abbassati affinché l’attività parasimpatica sia aumentata. Ma siamo progettati per sopravvivere, la Natura non può darti uno scatto di relax come fa con uno sprint salvavita, l‘adrenalina ha sempre la meglio sulla chimica della serenità perché siamo programmati per produrla più velocemente di quanto possiamo pensare, per sopravvivere. Quindi, per entrare in modalità guarigione, non c’è altra scelta che scegliere di rilassarsi. Per alcune persone funziona la meditazione o la mindfulness. Per chi non riesce a stare fermo, è possibile ricercare la contemplazione dinamica, come camminare nella natura o nuotare in modo meditativo.

Per una persona che tende a non staccare mai il cervello dal lavoro, ad esempio, è difficile trascorrere abbastanza tempo in uno stato tranquillo e parasimpatico perché non appena senti che ti stai rilassando, cominci a pensare che non stai rincorrendo il tuo obiettivo, che stai mancando nei confronti del lavoro e cominci a produrre sostanze chimiche dello stress.

Cosa significa a lungo termine? Nel tempo, un’eccessiva dominanza simpatica può portare a tutti quei danni citati pocanzi che sono i logici risultati di attivare continuamente le ghiandole per l’emergenza, sia che si tratti di una minaccia reale o immaginata, sia che si tratti di stress da lavoro.

Come correre al riparo dopo anni di troppa attività del SNS? Si deve esercitare il muscolo decisionale. Si devono rompere i vecchi schemi malsani e creare nuovi schemi sani: una delle cose più potenti che puoi fare per la tua salute, il tuo benessere e il tuo equilibrio vita/lavoro è imparare a trascorrere più tempo in modalità parasimpatica. Star bene e ritrovare il proprio equilibrio è una scelta. Simone Marietta

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About Simone Marietta

Mi laureo nel 2002 in Ingegneria, e da subito entro nel mondo del lavoro, prima come Professionista, poi come Imprenditore nel campo delle costruzioni in acciaio e vetro. L'acquisizione di 𝒔𝒐𝒇𝒕 𝒔𝒌𝒊𝒍𝒍𝒔, ovvero di competenze nel campo 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒎𝒖𝒏𝒊𝒄𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒆𝒇𝒇𝒊𝒄𝒂𝒄𝒆 𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍'𝒊𝒏𝒕𝒆𝒍𝒍𝒊𝒈𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒆𝒎𝒐𝒕𝒊𝒗𝒂, mi aiutano a far decollare la mia attività, passando da commesse medio piccole a lavori di respiro internazionale. Grazie a questo sviluppo ho la possibilità di eseguire progetti a 𝑵𝒆𝒘 𝒀𝒐𝒓𝒌, 𝒂 𝑫𝒖𝒃𝒂𝒊, 𝒂 𝑺𝒉𝒂𝒏𝒈𝒉𝒂𝒊 e gradualmente mi accorgo della mia propensione nel lavorare 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒆 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒆 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒄𝒉𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒆 𝒂𝒛𝒊𝒆𝒏𝒅𝒆. Così, dal 2014 inizio il mio percorso come formatore e nel 2016 mi specializzo nell'𝒂𝒑𝒑𝒍𝒊𝒄𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒊 𝒓𝒊𝒕𝒓𝒐𝒗𝒂𝒕𝒊 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝑵𝒆𝒖𝒓𝒐𝒔𝒄𝒊𝒆𝒏𝒛𝒆 𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑷𝒔𝒊𝒄𝒐𝒍𝒊𝒏𝒈𝒖𝒊𝒔𝒕𝒊𝒄𝒂 𝒂𝒍𝒍𝒆 𝒕𝒓𝒂𝒕𝒕𝒂𝒕𝒊𝒗𝒆 𝒄𝒐𝒎𝒎𝒆𝒓𝒄𝒊𝒂𝒍𝒊. Nel 2018, insieme a Raffaella Gagliardi, Dottoressa in Filosofia del linguaggio ed esperta nella Comunicazione Efficace, fondiamo 𝗜𝗻𝗴𝗲𝗴𝗻𝗲𝗿𝗶𝗮 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮, un brand con il quale ci occupiamo di formazione forza vendita e manager al fine di condividere l'applicazione operativa dei processi mentali alle trattative, 𝒎𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐𝒓𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒆𝒔𝒑𝒐𝒏𝒆𝒏𝒛𝒊𝒂𝒍𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒊 𝒓𝒊𝒔𝒖𝒍𝒕𝒂𝒕𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒎𝒆𝒓𝒄𝒊𝒂𝒍𝒊. Oggi sono un formatore ed un Business/Career Coach e mi occupo di trasmettere l'Ingegneria Comunicativa con passione a Venditori ed Imprenditori in tutta Italia.

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